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Sylvester 2010: . . . e il navigar mi è dolce tra queste tracce

Anche quest’anno, come già nel 2009 e nel 2007, abbiamo deciso trascorrere le vacanze di Natale in Belgio per partecipare alla Sylvester.

 

La novità di quest’anno è sicuramente la neve: TANTA neve !

 

Partiamo la mattina di Natale, da una Milano piovosa ma già sulla salita per il tunnel del Gottardo incontriamo la prima neve e mano a mano che andiamo a nord il paesaggio si fa sempre più bianco e il manto nevoso sempre più spesso. Le strade però, per fortuna, sono sempre pulite e relativamente scorrevoli.

 Arriviamo a DIEST dopo 11 ore di viaggio, quasi senza soste perché fuori dal tepore della macchina ci sono temperature di alcuni gradi sotto lo zero.
 

L’appartamento che abbiamo affittato è all’altezza delle aspettative e dopo una veloce cena e un film in DVD portato dell’Italia andiamo a letto.

  
Per la Sylvester ci siamo iscritti nelle seguenti categorie:
Anna D45 e Chiara D16 con lo stesso percorso (#5)
Giorgio H45 e Francesco H18 anche loro con lo stesso percorso (#3)
. . . la sfida è aperta !!
 

GARA 1 – Houterenberg (WRE)

 

Andiamo alla gare con calma, partiamo tra gli ultimi e il centro gara è a 10 km da casa.

La temperatura NON è rigida, siamo un paio di gradi sopra lo zero e nelle prime ore del pomeriggio compare anche un pallidissimo sole.
Alla partenza tre cerbiatti ci danno il benvenuto alla competizione attraversando di corsa il terreno di gara tra la partenza e la svedese, adesso tocca a noi.
 

Devo ammettere che sono abbastanza preoccupata per il freddo ai piedi e per la presenza dello spesso manto nevoso (nei giorni scorsi sono caduti circa 40-50 cm di neve) che ricopre i sentieri e le già poco evidenti forme del terreno.

 In realtà le sensazioni che ho sono fantastiche, di quelle che solo un orientista può provare: il bosco è reso ancora più silenzioso e suggestivo dalla neve, e poi sembra di galleggiare a mezzo metro dal sottobosco, e in effetti è proprio così, con la neve che copre tronchi caduti, rovi e bassi arbusti. L’aria è fredda ma piacevole con tutta la fragranza che solo il bosco e la neve appena caduta le sanno dare.
 

La gara (3,8 km) scorre via “veloce”, devo però stare molto concentrata, partendo tardi ci sono molte tracce lasciate da chi mi ha preceduto: a volte è un vantaggio ma a volte ti portano fuori rotta e non devo perdere la mia direzione.

 Alla fine sono veramente felice (soddisfatta – visto il livello delle mie gare – sarebbe una parola grossa) e tutte le preoccupazioni della vigila sono sparite.
 Al di là di ogni aspettativa non sono ultima !!
 

Chiara, alla prima gara nel bosco dopo l’infortunio e bloccata anche da un inizio di influenza, non termina la gara.

 

Francesco recupera Giorgio poco dopo la prima lanterna bruciando i 4 minuti di vantaggio del papà, ma non riesce poi a distanziarlo e finiscono il percorso di 5,1 km insieme: Francesco si aggiudica la prima sfida padre-figlio!

 

Voto Kantinen: 8+ (spaziosa e con i bagni nuovi e puliti ma senza doccia, la “dag suppe” è finita per noi che siamo partiti tardi)

 
 GARA 2 – De Keiheuvel
 Oggi il clima è più pungente, qualche grado sotto lo zero, anche la neve è meno soffice. Chiara ha la febbre da ieri sera. Le parto 4 minuti davanti e decidiamo di trovarci alla prima lanterna per fare la gara insieme e darle assistenza in caso non si senta bene. Si parte a inizio griglia e quindi tocca a noi lasciare le traccie per gli altri. La prima parte della gara è tranquilla, tra lanterne vicine e abbastanza facili e una tratta lunga ma con scelte abbastanza semplici. In realtà sbagliamo l’attacco da sud (dopo aver incontrato Giorgio di corsa verso la sua 9° lanterna) e pascoliamo un po’ nella neve alta prima di riattacare il punto da nord e chiudere la tratta. Poi iniziano i dolori: ci troviamo davanti il “kempen”, il tipico spazio aperto belga pieno di piccoli movimenti del terreno, alberi isolati, sabbia (sotto la neve per fortuna) e vento teso; ovviamente sbagliamo subito l’azimut e cominciamo a vagare senza troppa convinzione in cerca della 5° lanterna, dopo 15 minuti troviamo la nostra 7° lanterna e da li ci rimettiamo in carreggiata. La stanchezza si fa sentire e anche il freddo, anche l’essere in due in questo caso non aiuta perché Chiara non sta per niente bene. Alla fine completiamo i 4,6 km in poco più di due ore entrambe tragicamente in fondo alle rispettive classifiche 
 

All’arrivo ci aspetta un Giorgio trionfante che ha quasi recuperato Francesco partito 12 minuti prima. Distacco di 9 minuti su un totale di 1 ora e 11 per fare i 6,5 km del loro percorso: uno pari !

 
Voto Kantinen: 7 (piccola, con docce a tre minuti a piedi sulla neve, prezzi politici per birra e dagsuppe, foto dei reali del Belgio alle pareti)
 

GARA 3 – Groteheide zuid (NL)

 

La terza gare è in Olanda ed è la più lontana da casa, in più “decido” di fare sbagliare la strada al nostro autista di fiducia mal interpretando le indicazioni di Google map: morale arriviamo al centro gare quasi alle 10 con le prime partenze della famiglia, Francesco e Chiara entrambi alle 10:03. Non ci sono però problemi da parte dell’organizzazione con la partenza in ritardo, solo viene a mancare un po’ di concentrazione (sopratutto per Giorgio e vi lascio solo immaginare le conseguenti menate …).

 

Ho trovato la gara più semplice delle altre, certo qualche errore l’ho fatto ma niente di grave, in compenso le gambe proprio non andavano, il peso delle due gare precedenti si è fatto sentire in particolare nei polpacci. Anche i sentieri e la neve erano meno battuti rendendo faticoso l’avanzare. In due tratte le tracce erano quasi “autostrade”, per me quindi qualche brivido solo agli ultimi punti – vicini ma ben nascosti tra piccoli avvallamenti – quando la concentrazione è iniziata a calare (mi stavo perdendo l’ultimo punto un po’ nascosto a 60 metri dalla 100).

 
Questa volta Chiara mi batte di circa 6 minuti 1:19 contro i miei 1:25 per 4,6 km.
 

E gli uomini?

 

Francesco, che doveva partire 4 minuti prima di Giorgio, a causa del ritardo, parte invece due minuti dietro. Anche questa volta supera Giorgio (ancora “nervoso” per il ritardo) nella seconda tratta e tra alti e bassi conclude in 1:15 il percorso di 6,4 km. Giorgio invece sbaglia l’impossibile fino alla sesta lanterna e conclude in 1:23.

 

Due a uno per Francesco !!

 

Voto Kantinen: 6– (microscopica, buia e ovviamente sovraffolata, senza docce, abbastanza cara, raggiunge la sufficienza per la realistica interpratazione della tipica Kantinen della Sylvster e per la bontà della Dagsuppe che conteneva anche pezzi di wurstel)

 

Ciao e a domani

 

Anna

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